Marino Cavallo (Terra Emilia Romagna)
FIERE. Torna a Rimini l’evento dedicato alle tecnologie ambientali e all’energia. Uno degli appuntamenti più importanti in Italia.
Prende il via a Rimini Ecomondo 2011. Da mercoledì prossimo al 12 novembre torna in Romagna un appuntamento fieristico dedicato alle tecnologie ambientali e all’energia tra i più importanti in Italia. La manifestazione si rivolge a una platea di addetti ai lavori, di tecnici e di persone interessate al settore dell’ambiente e dell’energia: un segmento di pubblico che si fa di anno in anno più folto ed esigente. è la quindicesima edizione di questa manifestazione e l’iniziativa rappresenta ormai uno degli osservatori privilegiati per fare il punto sull’impatto economico crescente dell’economia verde, legata all’ambiente e alle fonti energetiche rinnovabili. Parliamo di un settore che, secondo le stime degli organizzatori, raggiunge ormai – solo in Italia – un fatturato di oltre 10 miliardi di euro e che presenta saldi occupazionali attivi, nell’ordine delle 380.000 unità di personale. E si tratta per la maggior parte di personale qualificato e altamente specializzato, in grado di assicurare innovazione e competitività al nostro sistema industriale.
Saranno presenti a Rimini quest’anno alcune delle imprese più importanti delle diverse filiere produttive green, dal trattamento dei rifiuti fino al movimento terra (effettuato con mezzi dotati di accorgimenti in grado di assicurare un minore impatto ambientale e più ridotti consumi di energia). Per questi mezzi è stato addirittura predisposto un campo per le prove allestito nella zona della fiera. Per la filiera della chimica verde torna a Ecomondo la Novamont, un’impresa che ha fatto della bioplastica il proprio marchio distintivo diffondendo così un nuovo prodotto, in grado di migliorare gli impatti di imballaggi, e nel contempo idoneo ad assicurare qualità e affidabilità di impiego. Sulla scorta dell’esperienza pionieristica di Novamont sono molte oggi le imprese chimiche che stanno avviando riconversioni di cicli produttivi inquinanti e produzioni realizzate con nuovi materiali: progetti attenti alle componenti ecologiche e agli impatti durante tutto il percorso di utilizzo delle risorse.
Anche Federchimica si è accorta di questo fenomeno emergente e del peso che è destinato a rivestire nella filiera della nuova chimica. Per questo motivo l’associazione supporta, promuove e sponsorizza diversi esperimenti e progetti nel settore della chimica green. Un settore che nel tempo ha acquisito spazio e rilevanza all’interno della fiera è quello dell’energia. Seguendo una domanda crescente di energie rinnovabili sul mercato, troviamo oggi a Rimini alcuni dei soggetti imprenditoriali più importanti in Italia, che operano nel fotovoltaico, negli impianti di produzione energetica con biomasse, nel miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Interessanti sono inoltre le proposte finalizzate a mettere in evidenza le esperienze di turismo slow e di qualità, iniziative che stanno acquisendo fette di mercato sempre più ampie tra i consumatori. Così come troviamo in questa edizione della fiera aziende e operatori qualificati che operano per il recupero della biodiversità e per il mantenimento della varietà delle colture.
Aiutando in questo modo le comunità locali a preservare prodotti alimentari autoctoni. Anche a queste esperienze Ecomondo dedica attenzione e adeguata valorizzazione. E’ imponente, negli ultimi anni, il forte investimento che il mondo della cooperazione ha riservato alla green economy. Sia attraverso marchi molto noti, le cooperative di consumo per esempio, sia con la promozione di nuova imprenditoria cooperativa per dell’educazione ambientale, l’ecologia e la diffusione di servizi di terziario avanzato per le imprese che vogliono riconvertire la produzione, oppure cimentarsi con la crescente domanda di beni “a impatto zero”. Un intero padiglione della fiera ospita esperienze e presentazioni di queste cooperative verdi curate da LegaCoop. Molto fitto anche il programma di convegni e seminari tematici messo a punto dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, anche se quest’anno manca il “guru”, il nome di grande richiamo “alla Rifkin”, per intenderci.
Segno che, forse, dopo la fase delle suggestioni, oggi la green economy è diventata una solida e concreta prospettiva per intravedere una strada fuori da questa assurda crisi, finanziaria prima ancora che economica. Ecomondo con la miriade di imprese legate all’ambiente parla infatti di un’economia fatta di terra, di sole, di vento, non di carta e titoli spazzatura. Il programma comleto sul sito: www.ecomondo.com.