Il 29 luglio è stato depositato ufficialmente il ddl per la legalizzazione della cannabis in Italia.
La proposta di legge è stata presentata dall’intergruppo capitanato dal senatore Benedetto Della Vedova e ha raccolto 220 firme in calce. Se la campagna dovesse andare in porto, il consumo di marijuana e di droghe leggere verrebbe completamente rivoluzionato.
Senza entrare nel merito dei danni presunti o reali per la salute dei consumatori, e senza andare a studiare gli effetti positivi o negativi che avrebbe sulla società, abbiamo deciso di analizzare quali saranno i vantaggi in termini economici per il Pil e per l’Erario.
Spesa pubblica per il contrasto alla droga
Nel 2009 l’università La Sapienza di Roma ha pubblicato uno studio basandosi sui dati raccolti tra il 2000 e il 2005.
In questo periodo di soli 5 anni, sono state oltre 140 mila le operazioni investigative connesse al traffico di sostanze stupefacenti. Queste si sono concluse con 226 mila denunce, 250 mila processi e 130 mila condanne.
Tutto questo per un totale di 13 miliardi di euro di spesa pubblica di cui il 44% riguardante lo spaccio e il consumo di cannabis.
Criminali e aumento del Pil
Essendo attualmente illegale, questo business è esclusivo appannaggio della criminalità organizzata. Si stima che il fatturato dei proventi dello spaccio si aggiri tra i 24 e i 60 miliardi annui a seconda degli studi e delle stime più o meno pessimistiche.
Supponendo che il 50% di questo fatturato derivi dal traffico di cannabis e dei suoi derivati, la legalizzazione porterebbe ad un aumento del Pil che va dall’1,2 al 2,34% portando ricadute nettamente positive sui principali indicatori di stabilità economica e finanziaria del Paese.
7 miliardi nelle casse dello stato
Secondo un altro studio che si basa sui calcoli de La Sapienza, lo stato risparmierebbe annualmente 2 miliardi di euro all’anno per l’attuazione delle leggi proibizioniste e incasserebbe 5,5 miliardi annui dalle imposte sulle vendite della cannabis che sarà sottoposta a monopolio di stato.
Parliamo di un totale che si aggirerebbe intorno ai 7 miliardi all’anno in più nelle casse dello stato.
Insomma, non ci sono dubbi che la legalizzazione porterebbe grossi vantaggi, almeno a livello economico e finanziario.
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